Altare di Santo Stefano
Intervento comune di tutti i Comitati privati internazionali.
Umberto Marcello del Majno, discendente di nobile famiglia veneziana che conta fra i suoi antenati il compositore Benedetto Marcello, è stato in ordine di tempo il secondo presidente dei Comitati privati internazionale per la salvaguardia di Venezia (COMPRIVE), succedendo ad Alvise Zorzi. E’rimasto in carica otto anni, ossia fino al 10 aprile 2019. Primario di pediatria e di neuropsichiatria infantile presso diversi ospedali della regione e da ultimo presso l’ospedale dell’Angelo a Venezia, ha sempre dimostrato grande attaccamento alla sua città; è stato Console onorario dei Paesi Bassi a Venezia, presidente degli Amici dei musei e della Fondazione Adriana Marcello, nonché presidente del Circolo Società dell’Unione.
Dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2022, i Comitati privati internazionali -fra i quali la Fondazione Svizzera Pro Venezia- gli hanno dedicato un restauro comune che ha riguardato l’altare di Santo Stefano nell’omonima Chiesa.

(vedi scheda dedicata al restauro dei marmi dell'Ateneo Veneto)
Il bel tempio che chiude il lato settentrionale di Campo Santo Stefano è una delle chiese gotiche di Venezia, costruita fra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo. Il pregio della costruzione non è solo storico, ma è dato dalla presenza di caratteristiche architettoniche pregevolissime, come il soffitto a carena di nave a profilo pentalobato e il portale in stile gotico fiammeggiante attribuito alla bottega di Bartolomeo Bon. Nel pavimento è presente la lastra tombale in bronzo che ricopre le spoglie del doge Francesco Morosini (si rimanda alla scheda sul restauro dei Dispacci Morosini, alla stessa pagina del sito). Eccezionale particolarità è poi costituita dalla collocazione del presbiterio e del coro a una quota evidentemente più elevata rispetto al piano delle navate, cosicché la struttura si trova a scavalcare lo stretto, ma navigabile Rio del Santissimo.
L’altare di Santo Stefano si trova nella navata sinistra, entrando nella chiesa, e -come molta parte dell’arredo interno- è successivo alla costruzione della chiesa, presentando caratteristiche barocche.
L’inaugurazione del restauro è avvenuta nell’ottobre del 2023.

